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La possibilità di pagare parzialmente i debiti scaduti e da scadere nei tentativi di risanamento aziendale

La Legge 29 Dicembre 2021 n. 233 di conversione del D.L. 152/2021 nell’introdurre il gruppo di articoli che vanno dal 30 ter al 30 sexies incarica l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate Riscossione a porre un vero e proprio invito all’imprenditore (ancora in una fase di pre-crisi reversibile) a intraprendere la strada della Composizione negoziata una volta superate soglie di debito prefissate.

È il sistema della così detta “Allerta Esterna” armonizzata con la composizione negoziata della crisi, il cui mancato rispetto potrebbe comunque innescare delle conseguenze significative sul piano dell’esito delle soluzioni, volte a fronteggiare la crisi dell’impresa.

In buona sostanza dando una rapida lettura all’articolo 2086 del codice civile “l’imprenditore ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale “ è la così detta “allerta interna”.

La possibilità di pagare parzialmente i debiti scaduti e da scadere è un elemento di centrale importanza in gran parte dei tentativi di risanamento aziendale e nella scelta dello strumento più idoneo.

Una spinta gentile verso questo potentissimo strumento a cui è affidata la ripresa economica del nostro Paese e di cui alcuni la definiscono come la risposta italiana alla Direttiva Insolvency (Direttiva UE 2019/1023 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea).

Il vero problema di casa nostra è che molti imprenditori … non hanno ad oggi, idonei mezzi o strumenti per analizzare, conoscere e comprendere la situazione in cui si trovano (spesso di precrisi latente) né per evitare che l’attuale crisi degeneri in dissesto irreversibile.

La citata Direttiva persegue l’obiettivo primario affinché le ristrutturazioni siano attuate dalle imprese in difficoltà in una fase anticipata in una forma di ristrutturazione preventiva per abbattere molti dei costi imputabili alla procedura.

Chi scrive non si stancherà mai nel dire che in buona sostanza gli strumenti per il superamento della crisi, per la ristrutturazione dei debiti e della azienda, nonché per riorganizzare le imprese esistono ma sono solo e semplicemente molto poco conosciuti da imprese, imprenditori e dagli stessi professionisti.

Oltre oceano il codice della crisi di impresa esiste da oltre 15 anni, nel resto di Europa facendo una media dei Paesi che hanno attuato già il codice è di oltre sei anni rispetto all’Italia.

In America il codice è stato utile a imprenditori come Bill Gates per uscire da un primo fallimento e da lì in poi costruire l’impero della Microsoft Corporation. Stessa cosa per Donald Trump l’ex Presidente USA che ha evitato le conseguenze dannose del fallimento e della bancarotta. In una intervista lo stesso Donald Trump ha dichiarato “…Ho utilizzato le leggi di questo paese per pagare i miei debiti…Negozieremo con le banche. Faremo un grande affare… Non è un fatto personale. Sono solo affari”.

Abbiamo quindi deciso di organizzare un ciclo di incontri formativi volti a informare imprenditori, aziende, nuclei familiari e che gli strumenti per uscire dallo squilibrio economico patrimoniale e finanziario nonché dalle situazioni di sovraindebitamento esistono e sono alla portata di tutti.

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